Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, a Villetta Barrea, Krei ha collaborato in qualità di partner nella ricerca, selezione e fornitura di materiali per l’architettura, al progetto ricettivo Ellera Verde. Un lavoro di recupero e riconversione che ha donato una seconda vita a un luogo intriso di misticismo, che si apre ora al turismo lento. La struttura ricettiva “Ellera Verde” coniuga architettura e spiritualità, evocando una sensazione intima incentrata sul raccoglimento.
Villetta Barrea, il “borgo dei cervi” immerso nella natura
Raggiungere Villetta Barrea vuol dire gettarsi a pieno nella natura incontaminata delle verdi montagne abruzzesi. Il piccolo borgo è infatti immerso nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Adagiato sulle sponde del lago di Barrea e alle pendici di Monte Mattone, è immerso in un suggestivo paesaggio naturale in cui spicca l’incantevole pineta Zappini, gioiello ambientale dell’Appennino con gli esemplari di pino nero. E ancora, Villetta Barrea è definita “il borgo tra i cervi”, rendendo decisamente chiaro come queste splendide creature siano uno dei motivi principali per recarsi in questa zona dell’Abruzzo dove gli animali selvatici convivono tranquillamente con la popolazione. La sua posizione strategica e centrale nel Parco permette poi di spostarsi e visitare facilmente i luoghi, i paesi e i punti di interesse più caratteristici del territorio come la riserva della Camosciara, la Val Fondillo, Pescasseroli e Scanno.
Lo scenario del Parco Nazionale d’Abruzzo
Restando nel borgo di Villetta Barrea, è da provare anche una semplice passeggiata lungo il fiume Sangro, per poi addentrarsi nel centro storico. Ai danni provocati dal terremoto del 1984, la popolazione reagì ristrutturando gli antichi edifici e creando nuove strutture in grado di migliorare le capacità ricettive del settore turistico che si muove intorno al Parco, uno dei più antichi d’Italia, istituito ufficialmente nel 1923. Quest’area protetta che ricade nella provincia dell’Aquila, in Abruzzo, e in parte nelle province di Frosinone, nel Lazio, ed Isernia, in Molise, è nota a livello internazionale per il ruolo avuto nella conservazione di alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti, quali il lupo, il camoscio d’Abruzzo e l’orso bruno marsicano, nonché per le prime e numerose iniziative volte alla modernizzazione e alla diffusione localizzata dell’ambientalismo.
Temi che hanno fortemente caratterizzato la tipologia di turismo, all’insegna del green, del patrimonio artistico-culturale e in modo particolare della spiritualità e della meditazione, evocata proprio dalla natura incontaminata dei luoghi. I turisti sono così portati a scegliere alloggi situati in luoghi religiosi come conventi, eremi o monasteri attrezzati, trovando in Villetta Barrea una destinazione dalle caratteristiche uniche.
Krei è partner del progetto ricettivo “Ellera Verde”
La struttura dal nome “Ellera Verde” si trova all’interno del centro storico di Villetta Barrea, ed è l’unica struttura presente nel centro storico del paese. Nasce sulle fondamenta della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, crollata nel terremoto del 1914 (con epicentro ad Avezzano), per cui la cittadinanza considera questo luogo molto rilevante dal punto di vista della storia del territorio.
Nata con l’intento di ospitare persone alla ricerca della spiritualità, di serenità interiore ed esperienze di meditazione, la struttura vuole essere d’esempio per un ben più ambizioso progetto che caratterizzi tutti gli spazi con una vocazione similare che nasceranno in Italia e all’estero, tracciandone le linee guida progettuali.
Architettura e design nel segno della spiritualità
Gli spazi si caratterizzano per un design minimale, di estrema sobrietà in cui i visitatori potranno riscoprire l’importanza della convivialità e della condivisione. Gli arredi sono stati realizzati privilegiando materiali naturali di estrema semplicità, quali il legno e la pietra.
Il progetto ha visto protagonista Krei quale partner dello studio degli architetti Sara e Marco Lucci, nella selezione e scelta dei materiali più idonei destinati alla zona dedicata all’accoglienza.
La pavimentazione è stata realizzata in superficie continua da Riccardo Pesci con Sib Hardcrete, un microcemento fornito da Concrete Solution Italia, molto resistente agli urti e alle abrasioni, regalando l’effetto finale di una superficie priva di fughe, sobria e dallo stile contemporaneo.
Grande enfasi nella progettazione della reception dedicata all’accoglienza dei clienti, è stata riservata allo speciale desk realizzato dalla falegnameria locale di Basilio De Sanctis, utilizzando tavole di legno di recupero, con l’aggiunta di travertino noce. Una scelta quella del legno di recupero, che premia un materiale naturale dal fascino senza tempo, vivo e flessibile. Oltre ad avere un impatto ecologico positivo, questo materiale di recupero porta con sé storie del passato, uniche e affascinanti, pronte a rivivere nel presente. Un atto di rinascita, affidato alle abili mani di esperti artigiani che ne rispettano la storia, grazie a lavorazioni in grado di preservarne la bellezza naturale, ottenendo arredi unici.
Il travertino noce – marmo, dalla struttura compatta ed omogenea, particolarmente resistente all’usura – rappresenta poi un continuum con la vecchia dimora, dove era già presente, e rinsalda le radici con il territorio abruzzese. Realizzata da Fratelli Marmo, l’incisione su pietra: “Chi più in alto sale, più lontano vede, chi più lontano vede, più a lungo sogna” di Walter Bonatti.
Un invito e insieme un monito, perché solo chi ha il coraggio di credere nei propri sogni può sperare che un giorno diventino meravigliose realtà, come Lea ed Ugo, giovani ed intraprendenti proprietari che hanno assicurato alla struttura una nuova vita.
Il travertino classico dona il carattere alla lampada Reticulum disegnata da Sara Lucci per It’s Stone: la base caratterizzata da una griglia geometrica conferisce sobrietà ed eleganza al complemento d’arredo.
Le lampade in cotto fatto a mano disegnate da Progetto Nudo e realizzate da Fornace Bernasconi.
Un materiale naturale dal fascino artigianale, dove la cottura, avviene oggi, come ieri, in forno a legna ad alte temperature, seguendo l’antico procedimento messo in valore nella produzione di complementi d’arredo in grado di plasmare l’arte e la ricchezza della tradizione.
In lavorazione e prossima alla presentazione, una linea di oggettistica in pietra, che ricordi gli animali presenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo quale testimonianza e monito per la salvaguardia dell’ambiente naturale.