Lucrezia Testa Iannilli
Fotografa, performer, direttore artistico Visions by Krei
Noemi Gentiluomo
Video Maker
Francesco Sacco/Cult of Magic
Music
Jessica De Masi
Performer
Lucrezia Testa Iannilli
fotografa, performer, direttore artistico Visions by Krei
Noemi Gentiluomo
Video Maker
Francesco Sacco/Cult of Magic
Music
Jessica De Masi
Performer
Contaminazione tra architettura e ambito artistico, NEROETRUSCO offre una narrazione video che si fa viaggio di scoperta al centro della terra, la terra d’Etruria nelle cui viscere sono celate le origini del bucchero, il particolare tipo di ceramica uniformemente nera utilizzata dalla civiltà etrusca sin dal VII secolo a.C. la cui tecnica magica si tramanda fino ai nostri giorni. Opera prima all’interno del progetto Krei Visions, nato da una visione sperimentale applicata ai materiali per tradizione al servizio dell’architettura, portandone alla luce l’anima tormentata, passionale, oscura e sorprendente, spingendosi oltre i consueti canoni di estetica e funzione. La contaminazione di linguaggi e tecniche genera meraviglia: una sinergia che si traduce in iniziative artistiche uniche: Neroetrusco si offre come visione multidisciplinare di un collettivo interdisciplinare che vede collaborare insieme la fotografa Lucrezia Testa Iannilli in qualità di direttore artistico, la video maker Noemi Gentiluomo, il cantautore e polistrumentista Francesco Sacco del collettivo Cult of Magic e la performer e danzatrice Jessica De Masi.
Visions: una visione sperimentale dell’arte
“Le immagini realizzate e la loro genesi ci offrono lo spunto per una riflessione più ampia sul rapporto che lega il mondo dell’arte contemporanea con quello del design- riflette Lucrezia Testa Iannilli – Il luogo comune vuole che professionisti del settore normalmente presentino “oggetti” d’arte anziché esperienze estetiche ed umane di qualità, relegando opere – spesso significative e con un potere evocativo – a “decorazioni” negli spazi, mentre l’arte contemporanea (di qualità), crea una domanda e si fa azione che serve alla vita, che svolge una funzione utile per la vita e può rendere questi stessi spazi non più solo belli, ma vere e proprie palestre per allenare e sperimentare la capacità di vedere”.
Suggestioni del bucchero: la performance video
Racconta la leggenda di una forza sotterranea che si agita nel sottosuolo, celata nel profondo dell’oscurità; porta con sé il tormento e la potenza dei moti vulcanici e sismici. Scuote il terreno con impeto ed emerge dalle viscere, ergendosi come una divinità ctonia, capace di dischiudere segreti, misteri e magie celate nelle profondità del suolo. Nella performace video, Jessica De Masi si erge quale creatura selvaggia, profuma di terra odorosa, è macchiata di nero, intenso e lucente. Avanza con movenze innaturali nei meandri di un labirinto: listelli di bucchero, quale moderno “filo di Arianna”, le indicano la via verso una nuova dimensione, congiunzione tra l’antico sapere e la visione del futuro.
“Non ho pianificato le inquadrature come di solito è necessario fare quando si realizzano delle riprese – dichiara la video maker Noemi Gentiluomo – Tutto ciò su cui mi sono basata, in maniera assai spontanea e libera, sono state le suggestioni del luogo, della gestualità della danzatrice e della magnetica energia della materia prima. Grazie all’ utilizzo di un’ottica vintage ho cercato il più possibile di restituire all’ immagine un tono caldo e naturale che ben interpretava il carattere della terra d’Etruria, da cui nasce il bucchero”.
Neroetrusco: la meraviglia svelata da un suono ancestrale
Elementi di un passato semi-mitico scivolano nella contemporaneità, svelando procedimenti millenari al servizio del bucchero, materiale primordiale giunto fino ai nostri giorni, in un percorso onirico-razionale, la musica quale via privilegiata per immedesimarsi nella meraviglia di una nuova visione. Il brano Uno spirito della Chiave di Salomone nasce originariamente come colonna sonora della performance omonima del collettivo Cult of Magic, una produzione che utilizzando come pretesto la rilettura di un grimorio medievale in chiave psicoanalitica, va ad indagare i desideri nascosti nell’inconscio umano – spiega Francesco Sacco del Collettivo Cult of Magic – Attraverso una partitura scritta per un sintetizzatore analogico, il brano punta a creare una suggestione che aiuti a rendere visibile ciò che normalmente riposa nel campo dell’onirico, nascosto al mondo razionale della veglia”.